Sono passati molti anni da quando ho iniziato a conoscere gli interblocchi meccanici ed ancora oggi mi stupisco quando durante i sopralluoghi mi accorgo che la messa in sicurezza dell'attività di manutenzione sia spesso gestita al 50%: bene per la parte degli interruttori e dei sezionatori di terra attraverso l'uso della procedura LOTO ma purtroppo quando si arriva al locale del trasformatore vedo la presenza di serrature di tipo "civile" sulle porte o di un catenaccio chiuso da un lucchetto. In una situazione come potrebbe essere la nostra cantina di casa vanno benissimo come chiusure, al massimo se ci si dovesse dimenticare di rimettere il lucchetto il locale resterebbe accessibile a tutti ma immaginiamo se lo stesso dovesse accadere nel locale dove si trova il trasformatore è chiaro che in caso di ingresso della persona le conseguenze sarebbero molto gravi.
Il mio interesse è ovviamente quello di vendere ma anche quello di sensibilizzare l'azienda, i preposti, gli RSPP sul rischio che si corre ad utilizzare metodi che presentino dei "buchi" nella procedura e quando funziona sento di aver fatto bene il mio lavoro.
C'è un metodo infallibile a prova di errore colposo ed è proprio quello di usare i nostri interblocchi meccanici per obbligare il personale a rispettare in ordine sequenziale tutti i passi dall'apertura dell'interruttore alla messa a terra del sezionatore per poter finalmente aprire la porta del locale trasformatore e soprattutto se non si compiono le stesse azioni al contrario non sarà possibile ridare tensione.
Cosa serve per realizzare questo? Blocchi manovra a singolo o doppio nottolino, distributori di chiavi e serrature di blocco porta con chiave prigioniera a porta aperta, semplice no? e se non lo fosse sono qui per aiutarvi!